L’intelligenza artificiale sta trasformando il nostro mondo, ma il “come” dipende da quanto saremo capaci di svilupparla in modo etico ed inclusivo.
Dove trovare le competenze che servono per vincere questa sfida?
A sorpresa, nella diversità. Nel pensiero neurodivergente, necessario alla costruzione di algoritmi che non discriminino. Nell’intuizione, creatività e capacità di vedere i problemi in modo differente della neurodiversità, fondamentale per interrogare e formare l’AI.
Il talk è un viaggio tra storie, dati, persone e best practice per esplorare come tecnologia e “apparente fragilità” siano oggi una equazione utile per fare innovazione invece che una contraddizione in termini.
Vi aspettiamo!